Si chiama Monobloc, monolitica, perché l’azione e la canna sono realizzate in un solo pezzo d’acciaio. Vengono lavorate con moderni centri a controllo numerico e finite con procedure che consentono la migliore rigatura del tubo e le lavorazioni fini che riguardano tradizionalmente il cuore meccanico di un’arma.
È una sfida tecnologica, non un semplice esercizio di stile, che ha importanti ripercussioni funzionali. Un’arma così realizzata è virtualmente priva di difetti che ne possono compromettere precisione, affidabilità e sicurezza. Si rinuncia alla possibilità della conversione di calibro, un’opzione apprezzata di questi tempi, ma si spinge verso la massima specializzazione dello strumento. Che non è mai uno sbaglio. E non è finita qui: la Steyr Arms Monobloc è infatti fornita di una calciatura molto raffinata, inevitabilmente in materiale polimerico. Permette la variazione di alcuni parametri funzionali e interventi di personalizzazione in grado di trasformarla secondo i più vari desideri dell’acquirente.